Istruttoria Antitrust impennata costi del vetro: 9 aziende nel mirino

Si sarebbero coordinate per evitare il confronto concorrenziale

Istruttoria Antitrust impennata costi del vetro 9 aziende nel mirino
L’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato (Agcm) ha avviato un’istruttoria nei confronti di Berlin Packaging Italy, Bormioli Luigi, O-I Italy, Verallia Italia, Vetreria Cooperativa Piegarese, Vetreria Etrusca, Vetri Speciali, Vetropack Italia e Zignago Vetro per una presunta intesa restrittiva della concorrenza nella vendita delle bottiglie di vetro. Secondo l’Autorità, le società si sarebbero coordinate, almeno a partire dal 2022, nel richiedere ai propri clienti «analoghi aumenti di prezzo delle bottiglie di vetro nello stesso arco temporale». L’istruttoria è stata avviata grazie ad alcune segnalazioni, una delle quali pervenuta tramite la propria piattaforma di whistleblowing di Agcm.

«Questo coordinamento – spiega l’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato – potrebbe essere il risultato di un accordo o di una pratica concordata per evitare il confronto concorrenziale tra i principali operatori del settore». I funzionari dell’Autorità, con l’ausilio del Nucleo Speciale Antitrust della Guardia di Finanza, hanno svolto ispezioni nelle principali sedi delle società e di altri soggetti ritenuti in possesso di elementi utili all’istruttoria, tra cui Assovetro, l’Associazione nazionali degli industriali del vetro.

La stessa che, sul finire di settembre, aveva definito il Decreto proroghe «una norma che impedisce la pianificazione finanziaria e rimuove quanto già concesso, cancellando con due mesi di anticipo il sostegno alle aziende energivore, togliendo certezza e la possibilità di programmazione ad un sistema produttivo, dal vetro alla ceramica, già sotto pressione nell’attuale quadro congiunturale».

IL COMMENTO DI CONFCOOPERATIVE FEDAGRIPESCA

«L’impennata dei prezzi del vetro è elemento di forte criticità che da anni grava sulle imprese agroalimentari e che impatta direttamente anche sull’aumento dei prezzi dei beni alimentari, dal vino alle conserve. Se il costo del vetro non subirà riduzioni, si rischia di compromettere seriamente la competitività di molte nostre imprese. Ben venga quindi l’avvio dell’indagine avviata dall’Antitrust per far luce su un’eventuale intesa sui prezzi del vetro». Così il presidente di Confcooperative Fedagripesca Carlo Piccinini commenta la notizia resa nota oggi dall’Antitrust relativa all’istruttoria in corso su alcune aziende produttrici di vetro per il vino, per un presunto cartello nella vendita delle bottiglie.

«Il continuo aumento dei prezzi del vetro – prosegue Piccinini – assume una valenza ancora più impellente nell’attuale congiuntura che vede incombere sulle imprese le possibili ripercussioni del nuovo Regolamento sugli imballaggi attualmente in discussione in Europa. Il nuovo impianto normativo obbligherà infatti le imprese che utilizzano contenitori non riutilizzabili, di passare al vetro, con un aggravio di costi difficilmente sopportabili».

«Sarebbe pertanto auspicabile – conclude il presidente di Confcooperative Fedagripesca – che l’impatto del costo del vetro sull’industria alimentare venga affrontato al più presto, facendone oggetto di un confronto allargato nell’ambito del tavolo istituito dal Ministro delle Imprese e del Made in Italy Adolfo Urso sul carrello anti-inflazione. Speriamo che si faccia presto chiarezza anche sul costo degli imballaggi di vetro utilizzati per altri prodotti alimentari, dalle conserve ai succhi».

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